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Bici da Corsa
La storia, le caratteristiche e gli accessori della bici da corsa che da anni appassiona gli esperti, protagonista di coinvolgenti gare ciclistiche.


Il portale della Bicicletta

Il Celerifero ed il Velocipede

La storia della bicicletta inizia con l'invenzione del velocifero nel 1791 forse da parte di un certo Conte Mede de Sivrac- personaggio secondo acuni inventato: un oggetto costituito da due ruote unite da un asse fisso; ci si sedeva a cavalcioni e si avanzava spingendo con i piedi.

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Si trattava di un mezzo molto rudimentale ed anche poco efficace poiché rigido senza la possibilità di svoltare a destra o sinistra.

Si racconta che Sivrac si presentò nei Giardini di Palais Royale di Parigi  con questo strumento ? che veniva chiamato Cheval de bois - che piacque molto ai nobili i quali ne fecero costruire di personalizzati.

Di fatto il mezzo essendo privo di sterzo non era molto funzionale, inoltre non essendo stato brevettato, venne copiato dagli artigiani,che abbellivano gli estremi dando loro forme di animali.

Fu il barone tedesco Karl Friedrich Christian Ludwig Drais Von Sauerbronn che introdusse un'innovazione importante: la ruota anteriore poteva ruotare su un perno permettendo di svoltare: il mezzo venne chiamato celerifero o draisina in italiano e veniva utilizzato dai nobili per gli spostamenti brevi, nonchè per gare di velocità: la prima gara venne disputata il 18 Aprile 1819 e consistette in un percorso di circa 20 km  da Monaco al Castello di Nympheuburg. Venne impiegata circa mezz'ora.

L'invenzione fu brevettata il 5 gennaio 1817 a Baden.
Il  successo fu immediato: dalla Germania si diffuse presto a Parigi ed a Londra dove venne chiamato Hobby Horse. Da lì il salto al Belgio ed all'America del Nord fu breve.

Il barone inventore grazie a questo brevetto ottenne il titolo di 'professore in meccanica'.
Modifiche successive migliorarono la mobilità; il legno venne presto sostituito dal ferro anche se le ruote rimasero in legno.

Vennero aggiunti un poggiapancia in pelle , un poggiagomiti, un contachilometri ed altri accessori.
Venne studiata anche una versione femminile.
In Italia la draisina arrivò a Milano nel 1819. Un Bando della Polizia Municipale dell'epoca proibiva l'utilizzo del mezzo nel centro storico ma lo permetteva lungo i viali e gli spiazzi lontani del nucleo abitato.

Nel 1840 lo scozzese Kirkpatrick MacMillian detto 'il diavolo'inventò il sistema delle leve: stando seduto praticamente sulla ruota anteriore, i piedi non toccavano terra ma si appoggiavano e premevano su due leve che oscillando avanti ed indietro producevano il movimento della ruota stessa.

Questa innovazione però non ebbe molto successo.
Bisognerà aspettare il 1861 per l'invenzione del secolo: il velocipede a pedali.

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La bicicletta è oggi un mezzo conosciuto da tutti ma pochi conoscono l'evoluzione di questo mezzo nel corso dei secoli. In questo sito tratteremo le tappe fondamentali e le innovazioni che hanno portato alla bici contemporanea
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